CONFESERCNTI: COMMERCIO UNA CRISI CHE NON SI ARRESTA

Il commercio di vicinato continua a vivere una fase di profonda difficoltà. Secondo i dati Istat, febbraio ha registrato una flessione delle vendite al dettaglio tra le più negative degli ultimi dieci mesi, con un calo del -1,5% in valore e del -2,5% in volume.
Un tracollo per i piccoli negozi Le piccole superfici commerciali sono le più colpite: il volume delle vendite è sceso del -3,4% rispetto al mese precedente, e il bilancio dei primi due mesi dell’anno segna già una contrazione del -2,4%. Dal 2022 ad oggi, il settore ha perso complessivamente 11 punti percentuali, un dato che evidenzia la gravità della situazione.
Il contesto geopolitico e i dazi La crisi è aggravata dall’incertezza geopolitica e dai dazi imposti dall’amministrazione Trump, che hanno ulteriormente complicato il quadro economico globale. In questo scenario, il mercato interno e la ripresa dei consumi delle famiglie diventano fondamentali per sostenere l’economia nazionale.
Confesercenti: un appello per il futuro Confesercenti sottolinea l’importanza di interventi mirati per rilanciare il commercio di vicinato e sostiene che, in un contesto così delicato, anche un PIL superiore allo 0,5% sarebbe un risultato positivo. Tuttavia, è necessario agire con decisione per invertire la tendenza e garantire la sopravvivenza di un settore che rappresenta un pilastro per le comunità locali.